La ricetta della Coddura salentina, il dolce pasquale tipico del Salento

Il Salento, splendida terra ricca di tradizioni culturali, artistiche e culinarie, nel periodo di Pasqua ravviva le tavole imbandite con piatti prelibati e con i famosi dolci pasquali del luogo. Tra le specialità locali merita un'attenzione particolare la cosiddetta Coddura salentina, conosciuta anche come cuddura, dolce o salata, che da tempo vanta una tradizione molto amata dagli abitanti della fascia meridionale dell'Italia.

La Coddura, tradizioni e curiosità

La Coddura salentina, dolce pasquale tipico del Salento, deriva da un termine greco, kollura, che significa ciambella. Caratteristica del periodo legato alla Resurrezione di Cristo, il suo ruolo assume anche una veste religiosa perché inteso come dolce di pace e rinascita, da gustare con familiari e amici, dopo il periodo di quaresima che prevede astinenza e digiuno.

Può essere una ricetta essere salata, utilizzata come pane o tarallino, oppure dolce, con pasta frolla, con forme diverse e fantasiose. Le uova sode che si trovano in entrambe le preparazioni indicano la fertilità che si unisce armonicamente all'abbondanza simboleggiata dal pane.

Anticamente la Coddura rappresentava una tradizione dei più poveri che, con pochi e semplici ingredienti, realizzavano un dolce particolare da offrire in dono soprattutto ai più piccoli, per regalargli un sorriso nel giorno del Signore. Le forme a cui si presta questo dolce tipico sono veramente tante e dipendono dalla fantasia di chi le realizza: colombe, campane, bambole e cuori, da regalare a persone speciali o come dono tra innamorati.

Nel Salento la Coddura non è soltanto una tradizione culinaria ma conserva un valore molto più profondo perché è inteso come un segno di augurio e di gioia ed è parte integrante della cultura. Le massaie di un tempo dedicavano tempo e amore nella preparazione delle Coddure salentine e hanno tramandato per secoli la ricetta fino ad oggi. Ma, esattamente come allora, il suo significato e il rispetto fedele della ricetta originale sono una costante del periodo pasquale e tutti attendono con gioia il momento di scambio delle Coddure.

La ricetta originale della Coddura salentina

Scopriamo insieme la ricetta originale della Coddura salentina, da realizzare con pochi ingredienti e tantissima fantasia.

Ingredienti

  • 500 gr di farina
  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr di olio extravergine di oliva
  • 20 gr di ammoniaca
  • 3 uova
  • Per la decorazione:
  • uova sode
  • codette colorate o palline di zucchero colorate.

Preparazione

Prendete la farina e formate una fontana dove inserire uova, olio e zucchero. Cominciate ad impastare con le mani e nel frattempo sciogliete l'ammoniaca in una tazzina con del latte tiepido. Aggiungete l'ammoniaca all'impasto e amalgamate tutto fino a quando vi accorgete che è diventato sodo e compatto. Avvolgetelo nella pellicola trasparente o in un canovaccio e lasciatelo riposare per un po'.

Adesso viene la parte divertente della ricetta che i bimbi amano di più: la realizzazione delle forme della Coddura! Si possono utilizzare delle forme fatte con il cartone, a seconda della figura da rappresentare, oppure "disegnare" a mano la forma ideale. Ma prima di questa operazione prendete un mattarello e stendete l'impasto su una superficie piana. Lo spessore ideale è di circa 5 mm.

Date sfogo alla vostra fantasia e create Coddure a forma di bamboline, cuori, rondini e campane e tutto ciò che vi suggerisce la creatività. Adagiate sulla Coddura un uovo sodo trattenuto da alcune strisce di impasto. L'uovo sodo è un elemento fondamentale per l'effetto finale del dolce che può essere decorato anche con codette colorate o palline di zucchero colorate a piacere.

Le Coddure sono pronte per essere infornate: disponetele sulla carta forno e cucinatele a 180 gradi fino a quando saranno dorate. Non dimenticate di spennellarle con il latte prima di metterle in forno! Portate in tavola o regalate le Coddure salentine, colorate e con forme allegre, e festeggiate con gioia il giorno di Pasqua, nel rispetto delle più antiche tradizioni locali.

 

Fonte Immagine: www.vizionario.it

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