rustico leccese

Chiunque abbia avuto la fortuna di visitare Lecce sarà rimasto colpito non solo dalla bellezza della città, ma anche dalla ricchezza gastronomica che la contraddistingue.

Per chi ci è già stato, è difficile rinunciare a tornare in Salento per le vacanze estive o anche solo per qualche giorno: come si può resistere al richiamo del sole e del mare cristallino di una terra così meravigliosa e ospitale?

Sono molti i piatti tipici del posto in grado di conquistare e incuriosire il visitatore, ma uno in particolare è in grado di ricordare a ogni morso il calore di quelle terre: il rustico leccese.

Per poterlo apprezzare e gustare anche a casa propria è importante conoscere la ricetta originale del rustico leccese insieme a tanti piccoli trucchi per ricreare senza difficoltà questo piatto salentino.

Come nasce il rustico leccese

Entrato a pieno diritto a far parte della lista nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani, si presume che il rustico leccese sia nato più o meno nell'anno dell'invenzione della pasta sfoglia.

Purtroppo, non esistono documenti storici che consentano di conoscere le reali origini del rustico leccese e perciò esistono varie teorie al riguardo. La più accreditata è che questo croccante disco di pasta sfoglia sia nato all'interno degli ambienti nobili dell'aristocrazia leccese, nel periodo che ha preceduto l'ascesa della Francia imperialista di Napoleone Bonaparte. Altri studiosi, invece, sostengono che potrebbe essere una variante del piatto francese vol-au-vent, ma più ricca e saporita.

La semplicità di questa pietanza salentina e il suo gusto raffinato e avvolgente la rendono adatta per essere consumata a qualsiasi ora e momento della giornata.

Esistono diverse varianti del rustico leccese e tutte buonissime, ma spiccano sempre gli ingredienti principali: pomodoro, mozzarella e pasta sfoglia.

Riprodurlo non è difficile, bastano alcune semplici accortezze per avere un po’ di Salento a casa nostra.

Ricetta originale del rustico leccese

Di seguito ripercorreremo insieme, passo dopo passo, la ricetta originale del rustico leccese e forniremo consigli utili per un risultato perfetto. Guarda anche la video-ricetta!

Prima di tutto andiamo a preparare la besciamella: si sconsiglia di utilizzare quella comprata in quanto quella fatta al momento rende il tutto più gustoso. Sciogliamo 25 g di burro in una terrina aggiungendo a mano a mano 30 g di farina setacciata continuando a girare con una frusta il tutto per evitare che si formino dei grumi. Dopo avere tostato il composto aggiungiamo 200 ml di latte intero, sale e noce moscata quanto basta, non smettendo mai di mescolare la besciamella per renderla cremosa e liscia.

Una volta raggiunta la consistenza ideale, aggiungiamo 80 g di mozzarella spezzettata e 20 g di parmigiano reggiano, amalgamando il tutto alla besciamella ancora calda. Sarebbe meglio utilizzare la mozzarella dura per pizza in quanto quella fresca contiene troppo liquido e perciò poco adatta per questa preparazione.

A questo punto, possiamo passare alla pasta sfoglia preparando il primo foglio che utilizzeremo per questa ricetta. Una volta stesa la pasta ricaviamo con un coppapasta dei cerchi di 10 cm, ne ricaveremo 6, e con il resto che avanza invece ritagliamo 4 quadratini. Adesso stendiamo il secondo foglio di pasta sfoglia e ripetiamo il procedimento formando altrettanti cerchi e quadrati.

Sbattiamo un uovo e spennelliamo tutta la superficie dei cerchi iniziali che abbiamo creato dal primo foglio di pasta sfoglia posizionandoli su una leccarda foderata con la carta forno. Dopodiché posizioniamo gli altri cerchi sopra i cerchi con l'uovo per creare un fondo resistente ad ospitare il ripieno. Lo stesso facciamo con i quadrati: li posizioniamo uno sopra l'altro unendoli grazie all'uovo. Prendiamo anche il terzo foglio di pasta sfoglia e ricaviamo i medesimi cerchi e quadrati: in questo caso, però, spennelliamo con l'uovo solo i bordi.

Ora posizioniamo il ripieno al centro dei cerchi unendo anche i pomodori pelati San Marzano, un pizzico di sale e pepe.

Ricopriamo il tutto con gli ultimi cerchi creati sigillando con attenzione i bordi ripiegandoli per creare la forma detta a cappello di prete, tipica dei rustici leccesi.

Con l'uovo restante li spennelliamo e li mettiamo a cuocere nel forno in modalità statica a 200°C per 25 minuti. A fine cottura risulteranno dorati e croccanti, ideali da mangiare caldi.

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