Come trascorrere al meglio Pasqua e Pasquetta nel Salento

Tra le tante splendide località del Salento, potrebbe essere arduo individuare le mete perfette per trascorrere la Pasqua e la Pasquetta nel migliore dei modi. Gli abitanti locali hanno l’abitudine di raggiungere, nel giorno di Pasquetta, le abitazioni al mare o in campagna, per godere delle bellezze naturalistiche che offre il territorio e per divertirsi in compagnia.  

Ad esempio, per le festività di Pasqua e Pasquetta vi consigliamo di visitare Salice Salentino, dove si svolge "la puddhrica di pasquetta", durante la quale si possono fare piacevoli escursioni tra muretti a secco, ulivi e antiche masserie nel cuore dell'Arneo.

Per chi, invece, volesse vivere le tradizioni ancestrali di questa terra oppure visitare una marina di grande fascino, con la possibilità di ammirare magnifici paesaggi, consigliamo di raggiungere, il 16 e il 17 aprile, Calimera e Otranto: scoprite il perché!

Calimera: il fascino della grecìa salentina

La grecìa salentina è sostanzialmente una isola ellenofona nel cuore del Salento, dove sono vive antiche tradizioni greco-bizantine e dove si parla l'antico "griko", lingua risalente, si pensa, al periodo della Magna Grecia o a quello del dominio dell'Impero Romano d'Oriente.

Tra i comuni della grecìa salentina c'è Calimera, il cui nome denota l'origine greca, appunto dal greco "kalimera" che significa "buongiorno". Il legame con il paese ellenico è comprovato dalla stele funeraria in marmo, che secondo la leggenda è stata donata dalla stessa Atene al paese nel 1960 e presente oggi nel parco pubblico.

Calimera è il classico paese che invoglia a rilassarsi per le stradine assolate, tra bellezze architettoniche: su "Piazza del Sole" si affaccia, ad esempio, la seicentesca "Chiesa Matrice", dedicata al patrono San Brizio, con lo svettante campanile accanto. A due passi da questa, si trova la minuscola "Cappella del Crocifisso", con le volte affrescate che avvolgono all'interno l' altare sovrastato dal crocifisso del '600.

A Calimera si trova poi l'interessante "Museo Civico di Storia Naturale", all'interno del quale vi sono sezioni dedicate alla botanica, all'astronomia - con annesso planetario-, alla paleontologia e alla malacologia, dove potrete ammirare anche una bellissima collezione di conchiglie. Ma importante è anche il ruolo che il museo riveste nel recupero, nella cura e nella reintroduzione delle tartarughe marine, che una volta assistite vengono restituite al loro ambiente naturale.

Appena fuori dal borgo, immersa nel boschetto di Calimera tra ulivi e macchia mediterranea, sorge la cinquecentesca "Chiesa di San Vito", sorta attorno ad una pietra con al centro un foro di circa 30 cm, che in passato era il luogo di riti pagani col fine di propiziare la fertilità. Ancora oggi il giorno di Pasquetta molti si recano alla chiesa per perpetuare queste ataviche tradizioni, cercando di passare attraverso il foro nella pietra.

Otranto: la porta d’Oriente e gioiello del Salento

Otranto è il paese più orientale d'Italia, il primo a vedere sorgere il sole. La sua bellezza rigenera il corpo e lo spirito, grazie ai paesaggi da cartolina che offre ad ogni angolo. Passeggiando per le strade di questo antico borgo si percepisce la storia che l'ha plasmato, essendo stato abitato da longobardi, dagli angioini, dagli aragonesi e dai francesi: tutti hanno lasciato un segno in città. Certo il simbolo di Otranto è il "Castello Aragonese", costruito tra il 1485 ed il 1489, imperioso con i quattro bastioni angolari, il fossato e il grande stemma di Carlo V che accoglie chi vi entra: oggi il castello è sede di eventi e mostre.

Ed è proprio dai bastioni e dalle mura che cingono la città si gode di panorami bellissimi sul porticciolo e sul mare infinito. Addentrandosi nel centro storico, attraverso la "Porta Alfonsina", ci si ritrova in un dedalo di vie e piazzette pittoresche, tra case, corti e chiese di grande pregio artistico, come la bizantina "Chiesa di San Pietro" e la meravigliosa "Cattedrale Santa Maria Annunziata" dell'XI secolo.

All'interno si trova lo spettacolare pavimento in mosaico raffigurate pagine dell'Antico Testamento ma anche figure pagani quali Artù e Diana, che simboleggia il percorso che l'uomo deve fare per raggiungere la salvezza. La cattedrale presenta anche la suggestiva "Cappella dei Martiri", dove sono conservati i resti di quei cristiani uccisi per non aver rinnegato la loro fede durante l'invasione turca del 1480.

Scegliere Otranto per le vacanze pasquali significa anche godere delle bellezze circostanti, come la marina di Porto Badisco, con la bella "Grotta dei Cervi", oppure la "Riserva Naturale dei Laghi Alimini" o la splendida Torre dell'Orso, dove ammirare i due faraglioni chiamati Le due sorelle", che emergono da un mare cristallino.

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