Il Salento su linea Verde: scopri di più sulla puntata

Nella quarta puntata di Linea Verde Estate ha fatto da protagonista il Basso Salento: uno dei gioielli più belli dell'Italia meridionale, dove la tradizione rappresenta la giusta base per essere competitivi sul mercato del turismo.

A condurre la puntata sono stati Federica Denaro e Federico Quaranta, che hanno mostrare le meraviglie e i prodotti di questa terra così autentica.

Sorvolando il Salento: le tradizioni del Salento

I fichi, frutto della dea Atena, fanno d'apertura alla puntata di Linea Verde Estate, andata in onda domenica 2 luglio. Il signor Pino ha aperto le porte della sua attività agricola che ha contribuito al rilancio di questo frutto, indicando ai telespettatori le sue proprietà benefiche e le fasi di coltivazione.

Dopo aver degustato queste prelibatezze, scorrono le immagini riprese da un elicottero che ha sorvolato le terre della bassa Puglia, tra il Faro di Otranto e quello di Leuca. Dall'alto, molte sono le strisce di terra coltivate: non a caso i prodotti salentini sono fra quelli più ricercati. La puntata, poi, ha dedicato ampio spazio ai prodotti agricoli più caratteristici della zona, come la buonissima “cocumella”, detta anche “cocumedda”: è un frutto delizioso molto utilizzato nella tradizione pugliese.

Il paesaggio agricolo del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto- Santa Maria di Leuca” comprende anche la meravigliosa Cava Di Bauxite, citata in puntata e considerata una forma di archeologia industriale. Infatti, la cava è stata naturalizzata e costituisce l'habitat della cannuccia di palude, dove trovano rifugio molti uccelli acquatici.

Il conduttore ha, infine, illustrato come viene coltivato e raccolto del pisello secco di Vitigliano, un altro elemento essenziale della tradizione salentina. Si tratta di un processo molto faticoso che richiede una grande forza fisica; è necessario fare attenzione ad ogni fase, poiché anche un piccolo errore potrebbe comportare la perdita del raccolto!

La via del sale e i prodotti salentini: le erbe spontanee e il grano

Nella seconda parte della puntata, attraverso la collaborazione preziosa del biologo Francesco Minnone vengono mostrate le meraviglie di Marina di Corsano, famosa per la via del sale. Qui i Romani ricavavano il sale che era considerato un alimento molto prezioso, non solo per insaporire i cibi ma anche per il loro mantenimento.

Questo elemento così prezioso veniva prelevato da piccole cavità carsiche che favorivano l'entrata dell'acqua marina. Passeggiando tra le rocce di Marina di Corsano, sono state mostrate anche alcune erbe spontanee, tra cui la Salicornia. Si tratta di una pianta erbacea commestibile, che nonostante il luogo ostile, riesce a crescere tra le insenature delle rocce. È ricca di sali minerali e di iodio, importante per combattere l'ipotiroidismo. Tra le insenature si sono intraviste anche altre piante tipiche della macchia mediterranea, come il finocchio selvatico, il cappero, il lentisco e il mirto.

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