alezio

Alezio, situata nell'entroterra di Gallipoli, è oggi un vivace centro di poco più di 16 chilometri quadrati di superficie, che vanta una storia molto antica.
Quali sono le caratteristiche di Alezio? Qual è il suo passato?
E cosa è rimasto, oggi, delle antiche glorie della sua fondazione?
Oggi faremo un tuffo all'indietro nella storia, per scoprire insieme questa località della provincia di Lecce, in Puglia.

La storia di Alezio

Fondata in tempi antichissimi, nel IX secolo A.C. dal popolo pre-romano dei Messapi, l'antica Alixias mantenne per secoli un ruolo molto centrale grazie agli scambi con la greca Taranto prima e ancora di più in seguito, in epoca romana, quando fu inserita nelle rotte del commercio. Aletium (così venne ribattezzata la città in epoca romana) era infatti parte della via Traiana che giungeva fino a Roma.
Fu nel Medioevo, attorno all'anno mille, che la fortuna e lo sviluppo di Aletium ebbe una battuta d'arresto: con l'arrivo dei Saraceni e la rasa al suolo della città ad opera loro, i pochi abitanti sopravvissuti si spostarono a Gallipoli, sulla costa.
Solo a partire dal 1200 venne ricostruito inizialmente un piccolo casale, che assunse il nome di Casal d'Alezio, ma fu poi nei secoli successivi ed in particolare nel corso del '700 che si verificò un vero e proprio ampliamento del centro abitato, con il nome di Villapicciotti.
La rinascita di questo centro divenne definitiva solo nel corso dell'8oo, quando finalmente i suoi abitanti ottennero l'indipendenza dall'amministrazione di Gallipoli e il paese riprese il suo antico nome, che divenne definitivamente Alezio dal 1873.

I monumenti di Alezio

Data la particolare storia di questo luogo, è molto semplice capire come mai la gran parte dei monumenti che possono essere visitati oggi risalgono ad un'epoca piuttosto recente, quando la cittadina di Alezio, che per alcuni decenni assunse il nome di Villapicciotti, ebbe un secondo sviluppo demografico, che portò alla sua rinascita, a partire dal 1700.
Di questo periodo è, infatti, Palazzo Tafuri, il più antico della cittadina, sorto come dimora nobiliare e oggi sede del Museo Civico Messapico. Di circa un secolo successivi, quindi del periodo ottocentesco, sono, invece la Chiesa dell'Addolorata, che sorge nella parte nuova del paese, e l'Orologio Pubblico, eretto con il contributo del cittadino Saverio Muja.
Qualcosa di più antico, fortunatamente, è sopravvissuto nella città di Alezio: parliamo della chiesa-santuario della Madonna della Lizza, risalente al 1268. Questo santuario, costruito ad opera dei Monaci Basiliani, fu fondamentale per la rinascita di Alezio, in quanto contribuì ad attrarre molte persone dopo lo spopolamento avvenuto attorno all'anno mille, in seguito all'arrivo dei Saraceni. Si tratta di un edificio piuttosto semplice, ma rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, sia nella sua struttura, sia nell'affresco raffigurante il martirio di San Pietro e un'Assunta, che venne completato solo nell'ottocento.
Ma Alezio, abbiamo detto, ha una storia antichissima e ancora oggi lo testimoniano le antiche necropoli che sono state riportate alla luce. Qui le antiche tombe messapiche aletine conservano ancora la loro antica struttura e sono conservate nel loro luogo originario, all'interno del parco archeologico Aletino, nei pressi di Palazzo Tafuri.

I personaggi illustri di Alezio

La cittadina di Alezio, se pur di dimensioni modeste, ha dato, inoltre, i natali a numerosi personaggi illustri, le cui opere sono arrivate fino ai giorni nostri.
Solo per citarne alcuni, possiamo nominare l'abate Angelo De Simone, docente di lingue ebraiche presso l'università di Napoli; il giurista e avvocato Vincenzo Tafuri, che pubblicò diverse opere giuridiche ed economiche, e l'artista Enrico Giannelli.
Giannelli, illustre pittore, era attivo soprattutto nella zona di Napoli e partecipò ad alcune esposizioni nazionali ed internazionali. Molti dei suoi quadri sono oggi di proprietà del comune di Napoli e alcuni di essi sono riferiti proprio alla città di Gallipoli, la cui storia fu per diverso tempo legata a quella della città di Alezio.
Per citare alcuni titoli: La turre te lu Sapea, Nisida e Posillipo, Marina meridionale e Marina settentrionale sono tra i più celebri.