Specchia, situata nel basso Salento ad oltre 50 chilometri dal capoluogo di provincia, figura fra le cittadine architettonicamente più interessanti della Regione, qualità che le è valsa il riconoscimento di Gioiello d'Italia e l'inserimento nel club dei Borghi più belli d'Italia.
Le primissime notizie relative al paese risalgono al periodo normanno e all'alto medioevo, tant'è che gli storici fissano la sua fondazione intorno al IX secolo, quando un gruppo di pastori decise di trasferirsi in un luogo leggermente sopraelevato, dal quale dominare la costa sottostante e anticipare eventuali scorribande saracene.
Il borgo sorge, infatti, su un promontorio di modesta altitudine, a circa 130 metri sul livello del mare e ad una manciata di chilometri dalle splendide località costiere di Santa Maria di Leuca e Marina Serra.
Qui è possibile vivere una vacanza tra la tranquillità del Borgo e la vicinanza alle coste più del Salento. Chi ama assaporare i prodotti tipici, realizzati con materie prime di qualità, può scegliere Salento Hotels a Specchia, la soluzione ideale per chi vuole abbinare riposo e relax alla buona cucina.
Una delle cittadine più belle d'Italia
A stilare la speciale classifica è stato il portale ufficiale di Skyscanner, specializzato in viaggi e luoghi fra i più affascinanti del pianeta. Nella classifica relativa ai paesi più caratteristici della Penisola, stilata alla fine del 2016, non poteva mancare Specchia, il cui territorio appare situato a metà strada fra il mare Adriatico e il mar Ionio.
La sua posizione strategica, a breve distanza da alcune delle più belle località del Salento, ne fa una delle mete più gettonate dai turisti che intendono godere del clima mite, delle spiagge incantevoli e delle atmosfere rilassanti della provincia di Lecce.
Specchia è un borgo meraviglioso, costituito da facciate di pietra bianca, tipiche della parte meridionale della Puglia, da muretti a secco e ripide scalinate che raggiungono i piani sopraelevati degli edifici più antichi del centro storico. La cittadina prese il nome dalle cosiddette specchie, i mucchi di pietra di forma conica che fungevano da torri d'avvistamento e che servivano a difendere la popolazione dalle frequenti minacce nemiche.
Il termine “specchia”, pertanto, deriva dal latino "specula", ovvero luogo sollevato dal terreno ed i primi a costruire queste preistoriche torrette furono i Messapi, un'antica popolazione di origine illirica che, verso il VII secolo a.C., si stanziò nelle Murge meridionali e nell'attuale Salento.
Un centro storico da stropicciarsi gli occhi
Le strade del centro storico risultano quasi interamente chiuse al traffico e caratterizzate da strette e tortuose scalinate che si arrampicano fra le casette bianche. Al centro del paese, spicca il Castello Protonobilissimo-Risolo, un edificio risalente al XVI secolo che mostra rifacimenti ascrivibili ai secoli XVII e XVIII.
Il lato orientale, che nel settecento è diventato l'ingresso principale della struttura fortificata, si affaccia sull'incantevole Piazza del Popolo e presenta un portone in bugnato, sovrastato da due state affrontate e dallo stemma della casata dei Protonobilissimo.
Il centro storico di Specchia presenta diversi interessanti edifici religiosi, quali la Chiesa della Madonna dell'Assunta, risalente al 1605, ma restaurata nel '700 ed abbellita secondo i canoni estetici dell'epoca. La Chiesa ed il vicino Convento dei Francescani Neri furono edificati a partire dal 1531.
Stupenda è anche la Cappella di Santa Caterina Martire, affrescata con scene di vita della Santa e del suo martirio. Imperdibile la cripta, completamente scavata nella roccia e la cui volta viene sorretta da 36 colonnine. Sulle pareti restano tracce di antichi affreschi dedicati ai Santi Cosimo, Agata e Damiano.
Borgo Cardigliano
Nelle vicinanze del paese, sorge un altro piccolo gioiello architettonico, Borgo Cardigliano, paese fantasma, di recente valorizzato dall'amministrazione comunale e finalmente riportato ai suoi antichi splendori. La struttura urbana del borgo venne ispirata da un estremo rigore formale e, in un secondo momento, impreziosita dalla costruzione di una piccola chiesa che nelle forme ricorda la Basilica di San Marco a Venezia.